Smettere di lavorare e vivere di rendita: è possibile?
Smettere di lavorare prima dell’età pensionabile e vivere di rendita non è un sogno irrealizzabile, ma un obiettivo concretamente raggiungibile attraverso una corretta pianificazione finanziaria.
Negli ultimi anni si è diffuso anche in Italia il movimento F.I.R.E. (Financial Independence, Retire Early), che significa letteralmente indipendenza finanziaria e pensionamento anticipato. In altre parole, vivere di rendita prima dell’età del pensionamento, grazie ad un piano di investimento strutturato che ti permetta di smettere di lavorare in anticipo.
Come smettere di lavorare a 55 anni: il caso di Paolo
Prendiamo il caso di Paolo, un risparmiatore che si è rivolto ai consulenti finanziari indipendenti di Futura SCF per costruire un piano FIRE personalizzato. Il punto di partenza è chiaro: Paolo desidera smettere di lavorare e raggiungere l’indipendenza finanziaria in 15 anni, senza contare su rendite straordinarie o eredità, ma solo su un piano coerente con i suoi obiettivi e la sua propensione al rischio.
Paolo, cliente reale di Futura SCF
- Età: 40 anni
- Occupazione: Dipendente
- Reddito lordo annuo (RAL): 40.000€
- Capitale iniziale disponibile: 200.000€
- Capacità di risparmio: 500€/mese
- Obiettivo: smettere di lavorare a 55 anni, con un capitale che permetta di prelevare 2.000€/mese fino a 67 anni, e poi 800€/mese in aggiunta alla pensione pubblica.
Per raggiungere questo traguardo, Paolo si è affidato a Futura SCF per la definizione della sua strategia finanziaria. Il piano si è basato su una serie di scelte consone al profilo di rischio del cliente.
Strategia per smettere di lavorare prima
I nostri consulenti indipendenti hanno costruito per Paolo un portafoglio diversificato globalmente, con un’allocazione coerente con l’orizzonte temporale lungo e la tolleranza al rischio:
- Azionario globale: 70%
- ETF su mercati sviluppati (Stati Uniti, Europa, Giappone, Canada)
- ETF fattoriali per aumentare l’efficienza del portafoglio
- ETF su mercati emergenti per completare la diversificazione
- Obbligazionario diversificato: 25%
- ETF su titoli governativi globali e corporate investment grade
- Liquidità/ETF monetari: 5%
- Riserva strategica per eventuali imprevisti o ribilanciamenti tattici
Rendimento atteso medio annuo: 6% (netto di costi e inflazione stimata).
Nel piano di accumulo è stata prevista una crescita graduale del capitale grazie alla costanza del risparmio mensile e al reinvestimento automatico dei proventi.

Come vivere di rendita con il piano di decumulo
Proiettando questa strategia su un orizzonte di 15 anni, Paolo può ragionevolmente puntare a costruire un capitale superiore ai 630.000€ al momento del pensionamento anticipato. Questo capitale sarà poi utilizzato per sostenere un piano di prelievi mensili flessibili, come segue:
- Dai 55 ai 67 anni: 2.000€/mese, utili per coprire le spese mensili
- Dai 67 anni in poi: 800€/mese, ai quali si affianca una pensione pubblica stimata di 1.200€/mese, considerato come flusso esterno che permette di non modificare lo stile di vita e ridurre il prelievo mensile.
Naturalmente, durante il periodo di decumulo, verranno applicate regole di ribilanciamento periodico e gestione prudente dei prelievi, riducendoli nei momenti di mercato difficili per preservare il capitale.
Simulazione per il pensionamento anticipato
Nel grafico sottostante vediamo la distribuzione dei risultati finali di un portafoglio dopo 30 anni, ottenuta tramite 2.000 simulazioni Monte Carlo.
Ogni simulazione rappresenta un possibile outcome del portafoglio, costruito mese per mese con un rendimento medio del 6% annuo nominale e una volatilità del 9,6% annuo, tipica di un portafoglio caratterizzato da una significativa componente azionaria. Si è ipotizzata, inoltre, un’inflazione annua media del 2% circa.
L’obiettivo non è prevedere un singolo risultato, ma stimare tutti i risultati possibili — dal più sfavorevole al più favorevole — per capire con quale probabilità il piano di vita può essere sostenibile nel lungo periodo.
L’asse orizzontale rappresenta il capitale finale dopo 30 anni, in euro nominali. L’asse verticale mostra il numero di simulazioni (frequenza). Ogni colonna dell’istogramma rappresenta quante volte, nelle simulazioni effettuate, il capitale finale è caduto in quella fascia.
Le linee tratteggiate indicano tre valori chiave:
- Arancione (5° percentile) → 548.257 €
- Blu (media) → 2.166.341 €
- Viola (95° percentile) → 4.983.401 €

Libertà finanziaria: come interpretare il grafico?
Il punto centrale è che non esiste un rendimento certo. Con le stesse condizioni iniziali, il capitale finale può variare da circa 500 mila euro a oltre 5 milioni. È una forbice ampia, ma reale: i mercati non si muovono in linea retta, e la volatilità amplifica nel tempo le differenze di percorso.
Anche nello scenario peggiore (5° percentile), dopo 30 anni rimane un capitale significativo (oltre mezzo milione). Questo significa che, con queste ipotesi di rendimento e rischio, la probabilità di esaurire il capitale è molto bassa.
Il piano di prelievi (2.000 euro al mese per 12 anni e 800 euro per i successivi fino a 30 anni) risulta sostenibile nel lungo periodo.
La media è spinta verso l’alto da pochi casi estremamente positivi, come si vede dalla lunga “coda” a destra. Il valore “tipico” per la maggior parte delle persone è più vicino alla mediana (circa 1,8 milioni).
Questo è un aspetto cruciale: la media non rappresenta la realtà dell’investitore medio, ma un valore matematico influenzato dagli outlier, essendo la distribuzione asimmetrica, caratterizzata da pochi casi che producono rendimenti eccezionali, ma molti che portano a risultati moderati.
Un portafoglio con volatilità del 9,6% può sembrare rischioso, ma nel lungo periodo si traduce in una gamma ampia di risultati, non necessariamente negativi. La volatilità è quindi la condizione necessaria per ottenere rendimenti superiori: gestirla con una strategia coerente (e non evitarla) è la chiave.
Pianifica in anticipo come smettere di lavorare
Come abbiamo visto, uscire dal mondo del lavoro a 55 anni non è una questione di fortuna o rendite straordinarie: è frutto di un progetto, di costanza e di scelte intelligenti.
Per un risparmiatore che vive di rendita o si prepara a farlo, un grafico come questo non serve a “indovinare il futuro”, ma a quantificare l’incertezza. Significa trasformare la domanda “ce la farò?” in un dato numerico: una probabilità di successo basata su ipotesi trasparenti e verificabili.
Ed è proprio questo l’obiettivo della pianificazione finanziaria indipendente con i consulenti di Futura SCF: aiutarti a prendere decisioni solide oggi, conoscendo i possibili esiti di domani.
Prenota oggi la tua prima chiamata gratuita e senza impegno con i nostri esperti e parlaci dei tuoi obiettivi. Saremo lieti di rispondere a tutte le tue domande e ad aiutarti a pianificare in anticipo come raggiungere la libertà finanziaria.


